A seguito dei eventi tragici che hanno colpito il centro Italia il 24 agosto risulta fondamentale più che mai effettuare una valutazione corretta del rischio sismico nei luoghi di lavoro al fine di attuare le misure corrette di prevenzione ed istituire le azioni corrette da porre in essere in caso di emergenza oltre che adeguare le strutture alle norme vigenti antisismiche.

Ricordiamo, infatti, che il datore di lavoro ha l’obbligo preciso di valutare tutti i rischi che ragionevolmente possono concretizzarsi sul luogo di lavoro ed il rischio sismico non fa eccezione.

Per poter effettuare una valutazione corretta del rischio, è necessario consultare le mappe sismiche e verificare in quale zone è collocata la struttura.

Si riporta qui di seguito il collegamento alla classificazione sismica del 2015 pubblicata dall’ufficio rischio sismico e vulcanico della Protezione Civile. In esso è possibile notare che il territorio piemontese è classificato nelle zone 3, 3s e 4.

http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/classificazione.wp

La legge di stabilità per il 2016 ha concesso una detrazione fiscale fino al 65% per gli interventi di adeguamento antisismico degli edifici per un massimo di 96.000 € per ciascuna unità immobiliare collocata nelle zone sismiche 1 e 2.

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