Il D.P.R. nr. 59/2013 disciplina il rilascio dell’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) alle aziende che siano assoggettate al rilascio, alla formazione, al rinnovo o all’aggiornamento di almeno uno dei seguenti titoli abilitativi:
- autorizzazione agli scarichi idrici (D.L.vo nr. 152/2006);
- utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e delle acque reflue provenienti dalle aziende ivi previste;
- autorizzazione alle emissioni in atmosfera (D.L.vo nr. 152/2006);
- autorizzazione generale di cui all’articolo 272 (D.L.vo nr. 152/2006);
- comunicazione o nulla osta sull’inquinamento acustico (L. 1995/447);
- autorizzazione all’utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura;
- comunicazioni in materia di rifiuti (D.L.vo nr. 152/2006).
Sono state pubblicate le Linee guida applicative di Confindustria in merito all’applicazione. In particolare, il documento specifica che l’AUA si applica a tutte le imprese non soggette ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), indipendentemente dalla loro dimensione (piccole, medie o grandi).
Il documento ricorda che l’iter dell’AUA prevede l’invio tramite PEC della documentazione al SUAP (Sportello Unico per le attività produttive) del Comune nel cui territorio insiste lo stabilimento, e che il SUAP provvedere a inviare il tutto all’autorità competente per l’istruttoria del procedimento.
Precisa, inoltre, che l’eventuale invio erroneo direttamente all’autorità competente non può essere da questa respinto, ma solo veicolato al SUAP.
Si segnala che sono comunque tuttora in corso tavoli interregionali e con i ministeri per l’adozione della modulistica per la richiesta di AUA e per la risoluzione di problematiche interpretative ancora aperte, in particolare relative al campo di applicazione e all’obbligatorietà di adozione. Potranno seguire aggiornamenti e ulteriori precisazioni.
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