Il Decreto Legislativo nr. 121/2011, entrato in vigore il 16 AGO 2011, apporta modifiche al D.L.vo 231/2001 (reati che coinvolgono l’Ente giuridico dell’azienda, come già in atto per il tema Sicurezza e Salute-Igiene sul Lavoro) e prevede sanzioni per reati ambientali previsti dal Testo Unico Ambientale Decreto Legislativo 152/2006, introducendo nel nostro ordinamento il principio della responsabilità dell’impresa per i reati commessi da propri amministratori/dipendenti.
Le sanzioni sono basate su un numero di quote da attribuire alla singola sanzione. Ogni quota può andare da un minimo di 258,23 € ad un massimo di 1.549,37 €.
Le sanzioni previste sono:
- per alcune infrazioni sugli scarichi delle acque, da 150 a 300 quote;
- per alcune infrazioni sulla gestione dei rifiuti, da 150 a 300 quote;
- per alcune infrazioni su inquinamento del suolo, del sottosuolo, delle acque superficiali o sotterranee, da 150 a 250 quote;
- per violazione degli obblighi di comunicazione, di tenuta dei registri obbligatori e dei formulari, da 150 a 250 quote;
- per traffico illecito di rifiuti, da 150 a 800 quote;
- per violazione sui limiti di emissioni in atmosfera, fino a 250 quote.
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