E’ stata pubblicata la Procedura operativa per la valutazione e gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento aria.

La procedura NON si riferisce agli impianti di regolazione della temperatura senza immissione forzata di aria esterna (ad esempio termoconvettori, condizionatori a parete, stufe) e gli impianti di processo per la realizzazione di particolari lavorazioni industriali.

Gli impianti semplificati dal punto di vista strutturale e funzionale (ad esempio privi di umidificazione) sono interessati dalla procedura solo per le parti di pertinenza.

Il documento fornisce al datore di lavoro indicazioni pratiche per la valutazione e gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento aria e per la pianificazione degli interventi di manutenzione.

La procedura dapprima prevede l’ispezione visiva che consiste nella valutazione dello stato igienico di alcuni punti critici dell’impianto e della loro funzionalità.

Il responsabile della pianificazione degli interventi di manutenzione è il datore di lavoro o un suo incaricato (RSPP, etc.) che provvede a far eseguire il compito a personale incaricato della manutenzione ordinaria dell’impianto, adeguatamente formato.

Solitamente la frequenza delle ispezioni visive consigliata è annuale, ma è opportuno stabilirla in base ai risultati delle precedenti ispezioni e in occasione di valutazione dei rischi.

Sono quattro i componenti principali dell’impianto da ispezionare visivamente: l’unità di trattamento dell’aria (UTA), i terminali di mandata, le condotte, e le torri di raffreddamento.
L’intervento comprende una serie di azioni tra cui valutare la presenza di sporcizia, detriti, resti di origine vegetale e animale o muffe nelle serrande di presa dell’aria esterna o nei filtri, nelle condotte, nelle torri di raffreddamento e nei terminali di mandata o accertarsi che l’acqua di condensa nella vasca di recupero sia pulita, senza detriti, calcare, sedimenti o evidenti tracce di biofilm.

Il documento approvato in Conferenza unificata ribadisce quindi la necessità dell’istituzione di un registro degli interventi effettuati sull’impianto e fornisce una check list delle verifiche oggetto dell’ispezione visiva che unitamente ad un modello di rapporto dei risultati dell’ispezione tecnica dovranno essere allegati al suddetto registro.
Se a seguito dell’ispezione visiva non è chiaro il tipo di intervento da effettuare sull’impianto è bene procedere con un’ispezione tecnica.

Questa prevede l’esecuzione di campionamenti e/o controlli tecnici sui componenti dell’impianto e comprende ad esempio misurazioni della portata dell’aria in corrispondenza dei terminali di mandata, la misura della polvere sedimentata o la misura delle differenze di pressione dell’aria prime e dopo il passaggio nei filtri. Soprattutto l’ispezione tecnica prevede il monitoraggio microbiologico dell’impianto.

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